Nei
boschi situati lungo la dorsale appenninica ricadenti
nei comuni di Albareto, Borgotaro e Pontremoli, la raccolta
dei funghi è una consuetudine che si tramanda da
molti secoli. Per Fungo di Borgotaro, nella tradizione
e nel commercio locale, si intendono le quattro specie
di porcino “boletus edulis”, “boletus
aereus”, "boletus aestivalis” e “boletus
pinicola”. Ancora oggi si caratterizza per un aroma
profumato e un odore pulito, non piccante e senza inflessioni
di fieno, liquirizia o legno fresco, caratteristiche di
qualità e di pregio che lo differenziano da produzioni
similari di altre zone.
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Il
Porcino di Borgotaro è un prodotto naturale di
qualità superiore. Insignito di IGP (Indicazione
Geografica Protetta) dal 1993 e tutelato dall’ omonimo
Consorzio, cresce nei boschi cedui della Val Taro. Il
suo nome botanico, a tutti noto, è BOLETUS EDULIS,
capostipite del Gruppo degli Edules (Genere BOLETUS sez.
BOLETUS) . I porcini raccolti nella stagione più
propizia , fine estate ed autunno, essiccati o utilizzati
freschi, entrano a far parte di tutti i menù tradizionali
di montagna. Nonostante i valligiani siano molto gelosi
del loro Porcino, il profumo del fungo borgotarese ha
valicato i confini: oggi è uno dei prodotti tipici
di Parma più famosi ed apprezzati.